Riflettevo a tavola con delle amiche l'altra sera sulle conferme ricevute durante il cammino di essere delle anime antiche. Molti di noi ritengono che questo status sia sinonimo di capacità particolari che riportiamo qua nella nostra vita quotidiana, ed è vero. Nel senso che essere tornati tante volte sulla Terra ci ha permesso di accumulare tanti strati di competenze, a cui abbiamo accesso abbastanza fluidamente. Nel mio lavoro di consulente ne incontro tante di anime antiche. Sicuramente anche io ho sulle spalle un bel numero di voli Terra/Sirio o Terra/Pleiadi. E so quanto questo sia pericoloso dal punto di vista del potere, che è il gioco che siamo venuti a giocare qua, teatro di conflitti, di dualismi e strappi traumatici. Nel senso di separazione che proviamo nell'essere scesi qua maturiamo tutto l'amore possibile che ci ricongiunge a qualcosa che manca. L'anima antica ricerca se stessa sulle strade della Terra, che offre percorsi di riallineamento e recupero dell'amore perduto.
Ciò che sento ora è negli ultimi 60 anni circa la Terra ha aperto la porta a tante anime scese con un carico notevole di memorie da sciogliere e lasciar andare. Al momento il movimento di risveglio si sta attivando a livello collettivo. Se mi baso sulle ricerche di José Arguelles raccolte nella Scienza Cosmica so che questi sono tempi di raccolta delle memorie per rilasciare, portando i ricordi in superficie per riconoscere e lasciar andare. Siamo all'inizio di un ciclo mai verificatosi prima e la Terra non si è mai trovata in questa frequenza. Tante anime antiche sono scese con i loro carichi di guerre di potere per poter approfittare di questa elevata risonanza della Terra lasciando andare i conflitti. Da quello che percepisco, mi sembra un ennesimo dono che la Terra fa a queste anime che sono venute qua tantissime volte a sperimentare tutte le innumerevoli sfumature dei sentimenti e delle emozioni umane. La Terra ha avuto bisogno di ognuna di esse perché tutti i suoi colori si accendessero. Le anime si sono offerte alla chiamata del pianeta. Ora la Terra le ha di nuovo chiamate per offrire loro una finestra temporale di scarico, così che ciascuna potesse raggiungere stati di coscienza potenzialmente mai attivati prima da parte di un numero così cospicuo di umani contemporaneamente. Insieme anime antiche e pianeta stanno attraversando i difficili vortici del lasciar andare. Ognuno ha il suo volo da compiere e stare nella presenza del qui e ora diventa essenziale per rendere ogni svolta possibile e non turbare il processo stesso. Non so quanto durerà e cosa altro accadrà. Non lo so perché deve ancora accadere. Il futuro è uguale all'adesso. Osservo e rifletto. Poi scrivo.
In lak'ech!